BUTTER-FLY

Noi guardiamo il mare e attraversiamo il mare senza bagnarci. Alziamo vele, monsoni, piogge di parole. Noi tundra e acquazzone. Stessa calma. Nel molo rimangono ombrelli aperti a salutarci. La morte può essere ad un certo punto ingombrante come una nave da crociera che giunge in un minuscolo molo e non riesce a fermarsi.

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Piove. Piove sempre dentro anime aperte e ferite. Piove il sapersi fragili e inermi davanti alla crudeltá. Perchè l'essere umano ha questo potere di fare del male agli altri. Alcune volte è una conseguenza di ciò che ha ricevuto nella sua infanzia. Altre volte è una reazione a delusioni varie. Ma comunque il male fa male. Non importa il motivo. Ciò che arriva è il dolore. Il dolore spostato su un altro piano rispetto a se stessi. Perchè è più facile colpire altri. Più diretto il colpo. Ma poi? Dopo che si è fatto soffrire qualcuno ci si ritrova da soli. E la solitudine dovrebbe portare ad una riflessione su se stessi e non a riversare dolore sugli altri. Ma gli esseri umani sono bravi a contorcersi e fingere di aver capito quando l'unico scopo che hanno è sempre e solo la dimostrazione di avere potere. Il potere di far del male. Ma il male ritorna indietro, sempre, in una forma o in un'altra. E dopo la pioggia c'è altra pioggia.
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