SUSPIREAL

Fili fi capelli che s'avvolgono, si dispiegano sul cuscino. Guardano la sera sciogliersi in viola e rosso cadmio, con macchie d'unguento di tigre. Assolati spazi neri chiusi dentro bonzi. Fulgide piastrelle lucidate a specchio nella mente dell'onnivoro credente. Sacripante! Dormiente! Incollati uno a uno, insieme, fili di nera affezione, che scendono dal soffitto del palco sconsacrato. Andirivieni. NOCTEM FLUENTES Girovaghi orbitali che accendono moto. Ridono gli ossi acuti. Ridono festanti giumente. Sospirano gradini di scale della casa Usher. Avevano rubato fiori alle tombe: le falene ladre. Ma era rimasto un giglio solo, candido, sulla croce di cristallo blu mentre angeli piangevano ridenti. Campi di videosorveglianze per spettri accolti nella stanza segreta. Posano gioielli persi per strada. Li sfioro e raccolgo anni della mia vita, accumulati come perline in una collana rotta.

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