DASHAINPAUSA

Piccolo pesciolino solitario. Abbocca, rifocillati. Fidati dell'esca gustosa. Se la rana sta lontana tu sarai salvo. Stai tranquillo, nuota arzillo, bevi il boccone di pastone. Piccolo pesciolino, nuota responsabilmente. Fuori luogo. Senza attese. Sguiscia veloce. Sedato dalla canzone del sole.

Giostre di piogge, di fili argentati, corde di violino affinate sulle battaglie equestri. Gira e gira il vortice della pira dove muoiono gli uomini-maiali di Circe. La grigliata veloce di cuori sanguigni e innamorati dell'orchidea bianca ed esotica. A terra rimangono semini fantasmini di Miyazaki e i nerini del buio diventano viola. Hai aperto la porta e dentro c'è un'altra porta e un'altra porta e un'altra porta... La triade del QUASAR.

C'era una volta una una bambina che aveva un amico immaginario. Si sa, i bambini sono soliti inventarsi amici immaginari con cui parlare e a cui confidare i propri segreti. Di solito hanno forme umane o magiche, tipo folletti o fate, o angeliche. Ma ELLESMÈRE aveva un amico immaginario grande, enorme, gigante, e mostruoso. Ma per lei era il suo amico immaginario fidato. Gli aveva anche dato un nome ma questo nome non poteva dirlo a nessuno. Era sempre a giocare con le sue compagne di scuola ma questo non le bastava e quindi a volte si allontanava da tutti e andava a parlare col suo amico mostruoso ed era molto felice perchè lui l'ascoltava. Poi un giorno arrivò un bambino a scuola ed era molto strano, non parlava, non sorrideva, e somigliava in qualche modo al suo mostruoso amico immaginario. ELLESMÈRE voleva parlare con lui ma i genitori della bambina si trasferirono per lavoro e la portarono con sè. E lei non potè mai parlare con quel bambino. Il suo mostro immagina

Acqua purificatrice, prende la forma di chi la ingerisce. Riempie polmoni stanchi di respirare. NON PENSARE La seconda via terrestre, vie liquide per arrivare nell'altrove in cui le molecole e gli atomi non esistono. NON ANNEGARE

Sono la Regina delle questue. Donano scorrimenti veloci alle magnifiche ere degli androidi. Scappano i fili d'erba, fragolosi annichilimenti diventano torte velenose. Zampetto dentro chiostri ma resto digitalizzata. Muta e assonnata, fabbrico i segreti della potenza ignota. SUBLIMINALE

DAIMON Madrigali escono da teatri evanescenti. Tende di velluto blu ricoprono fiori bianchi e topi rosa raggiunhono il centro del palco. Attori in nero recitano voci soporifere e colombe grigie diventano fumose appena atterrano. LEGIFERARE UMANUM EST Cadaveri bianchi evocano radici di terre lontane, supplizi di ori egiziani e premi per partite tra faraoni opprimenti. TUT HAS ARRIVED

OHMMMM MY GOSH.... stricnica Cicuta Belladonna Chianina...

C'era una volta una farfalla uscita dal bozzolo dopo esser stata bruco e aver deciso di mostrare la sua vera natura. Ella era diventata una meravigliosa farfalla colorata e andava in giro per i prati come se fosse la regina dei fiori. Andava in giro e salutava e parlava con tutti gli insetti ed ers sempre allegra e molto gentile con tutti. Un giorno s'imbattè in un grillo nero che stava cercando qualcosa in un fosso. Egli era cosí intento nella sua ricerca che neanche la vide. Allora la farfalla gli chiese: " Grillo, cosa stai facendo? " " Tu chi sei? Ci conosciamo? " " No, no, io sono la farfalla Omelette. E giro per i prati per raccogliere cibo dai fiori. E tu? " Il grillo la guardò con un'espressione contrariata. " Non vedi che sono occupato? Vai via. " Un insetto cosí scortese non l'aveva mai conosciuto. " Ma io non faccio nulla, sto solo guardando. " " Non voglio nessuno qua nei paraggi. Vattene. " Al

Una striscia blu sul petto. Striscia di colore sporco. Plastica ritorta. Sciolta. Un cuore di plastica. Vene di vetro squagliato. Arterie rotte. Il cuore blu non pompa più. Linea piatta. Il mostro marino arriva e distrugge la chiatta. Sfonda la portaerei. Il drago marino si riprende tutto.

Abbiamo perso il controllo dell'asse terrestre. Abbiamo perso la linea di confine del clima. ARREST THE WHISPER STRAYS Per tutta la durata di Alpha e Omega le dune si spostano sulle creste di vetro dissanguate. Dai balconi covano responsi di tramonti striati e panni diversificati. Non ho più grida da donare al vento che mi riporta ai miei dieci anni. M'impedirono di prender sotto attacco il mio aguzzino. Ero pessimo e restavo solo a leggere libri dentro biblioteche polverose. Amici erano quelli! Mann, Hesse, Maugham, Eliot, Forster... Non potevo rialzarmi e mi seppellivo di più in rive erbose di parole suafenti e storie dai finali tristi. Perchè non esisti? IO SONO AMLETA, fantasma di quella vita passata. Porrá la sua mano sulla fronte, come in un battesimo senza credo, per annegarmi nel liquido amniotico del mio futuro. THE EDHE OF THE DEEP POND

Impulsi sfusi in reti nevralgiche di fogli viola a striscioline sottili. Capelli reattivi e cuscini bagnati. Azzurre bottiglie vuote su finestre chiuse. Colano cere, si mescolano colori dentro la testa della ragione. Tutti gli dei remano contro e il fiume si alza. Il primo dei sognatori che si sveglia disfa il letto. Gli altri rimangono nella dimensione onirica. ADDICTUS

C'era una volta una fata turchina che stava cercando un burattino sperduto per trasformarlo in bambino. La fata turchina era un pò brilla e perse la strada e anche la bacchetta magica. Girando e girovagando trovò un piccolo teatro ambulante e tanti artisti di strada. Vide luci colorate, fuoco e musica e s'avvicinò per vedere meglio. C'era un ragazzo con l'organetto che suonava una triste melodia. Poi c'era una ragazza che giocava coi birilli lanciandoli in alto. E infine un uomo dalla barba lunga che ingoiava e sputava fuoco. La fata turchina s'avvicinò per guardarlo meglio e fu ipnotizzata da quella strana esibizione. Ma mentre guardava il Buttafuoco una piccola scintilla giní nel velo del suo vestito e stava bruciando tutta. Ma arrivò qualcuno con un tubo a schizzare acqua su di lei e spense il fuoco. Buttafuoco si scusò: " Mi dispiace Fata, starò più attento la prossima volta, mi dispiace per il tuo vestito. Scusami. " La fata turchina p

L'assalto del mondo, assaggio di piume forate, tecniche di prigionia in cementizie gabbie. Gli esseri umani amano la sicurezza grigia. Amano pranzi e cene a orari prestabiliti. Lidi sempre uguali, orizzonti lineari. Mani bucate, frullati azzurri e puffi decapitati. L'aspetto del mondo cambiato, io guardo, io osservo, mentre mi pulisco le piume cbiate.

Nei meandri del mio stomaco galattico risplende una flemmatica cautela per la piromenica intenzione di fare piazza pulita di ogni cosa mia materiale. PYTON ODDITY Screanzate ambulanze vorticano nel cielo per salvare anime disperse dal genio ribelle DELETE ALL TERA

FIXED RELATED ocean drive in your inner sky. Miscugli, miscele di idrocarburi umani. Dentro psichici avvenimenti guardi scontenti di distese infantili. Collari di spine e divieti. Recinti come spazi senza scopo. EXE EXE END POINT

Le persone che dicono di volerti bene o di amarti sono quelle che a volte ti fanno stare peggio.

Scorgere fauci. Osare. Inserire. Vite di fiere selvagge. Denti e artigli. Parecchia distruzione. Due impronte. Solitarie visioni. SQUAD

Chi ha tempo non aspetti tempo, diceva qualcuno. L'immagine sembra la Vanessa di Penny Dreadful, e chi l'ha visto sa a cosa mi riferisco, a quale lotta Vanessa faccia. E alla fine soccombe. Per quale motivo? Forse perchè il Lupus Dei non la porta via e la lascia lí? Forse perchè il Dio che lei prega non esiste?

Sorgenti di male estremo che arrivano da dolori passati. Vissuto d'infanzia di ferite moleste. Abluzioni nefaste, annegamenti desiderati, nel mare delle piccole e grandi onde di sofferenze cristalline in gemmazioni, sottopelle, cellulari. Specchi distorti di tipologie di bambina, in ripetizione di ertori madornali. Troppo lunga la vita per decidere di tagliarla.

Stamattina era bellissimo il fresco, l'odore di pioggia dell'erba bagnata, gli uccellini, il silenzio.... Mi sentivo cosí sollevata, cosí leggera, quasi mi sentivo l'unica rimasta sulla terra..Era bellissimo ascoltare, annusare, sentire tutto... Sentire solo la natura e null'altro.

Le nostre ombre sono diventate ombre. Hanno catturato forme scolopendriche. Suoni dal fondo dell'insolito vuoto. Ciclo di auree indaco. Giochi di strali e clavicembali alari. Corde fatte da piume e foglie insieme. Momenti di acqua lunare. Noi siamo andati altrove giá. Siamo stati dentro la PORTA e siamo giá entrati. ESC

C'erano immagini nel mio mondo. Immagini create da fantasie digitali creare da un cervello umano. C'erano farfalla, falene, teschi, vele, ali fatate, notti disciolte, strade scuoiate. Ali disciolte, polverizzate, sbranate dal drago di fuoco, dal fuoco devasto, nefasto, inglorioso, spaventoso. Io in mezzo alle fiamme, io che volo sopra tutto, io che non sento il blu e nranche il viola. Volo sopra distese di magma nero, inodore, e mi rialzo come se fossi umana.

Trofismo. Along the night you dream again. Me, a girl on the wall. I'm mine. I'm MY. GENERATIVO.

CANTARA, pianeti di fuoco, nella casa del cielo, casa del drago. Sfuochi cantando. RECREATE Should be fate, should be your destiny in frame, in touchscreen... LOOK AT THIS FIRE INSIDE, ALWAYS FAIRY STATE. Don't Forget tribal side in your head.

C'era una volta un bruco che strisciava tra le foglie di un albero di mele. Si sentiva contento ad avere tutte quelle foglie belle verdi e succose. Un giorno mise male uno dei suoi morbidi piedini e cadde giù. Si guardò intorno e vide una mela e vide quel rosso lucido e s'incuriosí. Neanche il tempo d'avvicinarsi che una mano spuntò fal nulla e raccolse la mela. E il bruco rimsse senza foglie e senza mela.

We're gonna paint the water, the lips, the interior grips, all the fandango ensemble. Je viendrai plus tard mais je serai le seul.

Falene e pipistrelli mischiano lo zucchero nel tè verde. Entra dentro e svuota le tue angosce nel mio ventre. Calici di fumanti speranze sotterrano le angosce. PHASE ONE BEGAN

Fragranza fragile, sogno fantasioso, allegro andante. Preludio violinoso. Screpolanuvole, giratempeste, annaquato vino sanguigno. Spore nevose in ombrelli d'inchiostro nero.

Io posso resistere alla pioggia. io posso esistere nella tempesta. Ho l'aria dentro e gli astri nel mio tormento. KEY ONE INJECTED

C'era una volta il custode della casa USHER, quella del famoso Poe, e lui controllava la portadel regno dei " RITORNANO" e dava acqua alle piante, puliva il giardino, salutava gli spiriti, e ogni tanto si faceva una bella grigliata. Le tortore gli facevano compagnia mattina e sera con il loro tubare. i passeri venivano a mangiucchiare le briciole di pane che ogni mattina metteva fuori dalla porta, sui gradini della cssa. Un giorno tornò lei, la figlia degli USHER, perchè non stava bene. Si aggirava per la casa agitsta, e parlava con qualcuno, ma non erano gli spiriti coloro con cui parlava. Il custode le preparava delle delle tazze di tisane rilassanti e fumanti ma spesso lei usciva in giardino, andava nel bosco e tornava a tarda sera e le tisane rimanevano lí sul tavolo fino al mattino dopo. Il suo cane BRUCE la seguiva sempre e quindi il custode stata tranquillo. Un giorno la figlia degli USHER iniziò a buttare bicchieri di cristallo, candelabri di vetro e statuet

fulgido e stellare, cozza con boccioli di madreperla, fascinose lingue verdi, anima non sopravvisuta ai sedili senza cintura. Metá di due letti con lenzuola viola La crema spessa, nella torta a strati, rivapitolata da arcobaleni rainbow e trans esaltati. All'Oscar di produzione per un idroparassita fotografato dagli occhi a due pupille. La parte primaria di uno sguardo è il regresso iniziato dalla coda delle ombre sulla parete.

Dipingere il buio col buio, nerissimo colore, silenzio da parte. Indosso sempre occhiali da sole, la luce solare è troppo forte. Scostarsi dagli altri, cercare quell'angolo altrove, quello spazio in cui sostare, da soli. A volte divento asociale. Non fermarsi, non sedersi con le voci altrui. Non coprirsi di caffè bollente, non stare con la gente. Guardare gli alberi di magnolia, immaginare altre cose, allontanarsi.

c'è la chiamata strana, a scatti, a tratti, rimbalzi, di denti distrutti, e cammina, sola, cammina sola, e la violenza è dietro l'angolo, ma lei porta un segreto tentacolare, un osceno segno mascherato, cattivo indigestivo. c'è il tea-xi che sbatte, la pioggia che insorge, creano baccani nel rumore della Disco, e fratture nei Log. passa oltre, passa oltre quei lavori in cordo, lei sta messa lá, dietro il cartello " attraversamento cervi"...

Sono stato mandato sulla Terra per proteggere il wormhole temporale nella tomba del protettore delle dimensioni. Sono stato concesso a questa pianeta per evitare una disgressione deviata dal buco nero. Ero completamente ignaro della mia missione ma un ascendente del trono animale bestiale ha aperto il varco, ha aperto una chiave, ha fatto risalire tutti i segni sulla mia schiena. Sarò colui che digiterá il codice per....

la boiade immensa dell'immensitá buia ingoiata di brutto nell'attesa di innesti bestiali. La BEAST SOUNDS LIKE TEEN SPIRIT. SURVIVE. procedo nell'onda assassina. WE'RE ANONYMOUS. WE'RE UNITED. WE'RE LEGION. EXPECT US...

no stress, no press, no other people, no human, no humans, no more... now CODEX is in the house, KEY IS IN THE KEY Racconto come si argina il delirio, come si piegano le rocce sotto il calore del pittiferuo. Fashion smile e vomito.... BLACK IN MY BACK... IN MY SHOULDERS I OPEN MY DARK WINGS... I CLOSE THE HOLES OF THIS EARTh...

VIVI ET IMPERA

Nel castello crescono rose nere di vetriolo, rose di marmo nero, alabastro, ardesia, candele accese spengono il vento della sera. Biancaneve ha ucciso Cenerentola e le sorellastre.

Azure the flame, rules in the dark, dog of obscure reign, faceless deathe, NEW ENTRY, REQUIRED, BROKEN DEVICE all pains open the ice. EXTRAVAGANZA

metto indietro il dito sulla luna, lo sguardo di vetro, il top dello stop, piccole spine sulle guance, la pulsione mitralica, ANUBI NELLE SUE PROFONDITÁ, spietato obnubilamento, OPEN SOURCE SLIDING

respinto dalla barriera di onde, sospinto, recesso, giostra di guarigioni lontane. mattoni rotti da passi pesanti. nel campo del mare ogni onda rimane sulla battigia della notte. riavvicinato, rientrato, un momento per uscire dalla parete azzurra, frontiera di sospiri non visti. arrivi direttamente dalle maree sotterranee, un appoggio per le sabbie del tempo e per i fiori del cimitero... cosa si frappone tra il destino e il fato?

la Queen aveva un sogno di fuga ondeggiante, come le meduse azzurre, brillantinoso di lacrime abissali, azzurre. MOON ECLIPSE col cuore in gola, nella mente e nel costato, una sciamanica onda calma la risalita dal fondo.

C'era una volta un giaguaro dentro una foresta di ferro, in cui viveva da solo ma ogni tanto aveva curiositá per il mondo ma fin da cucciolo non vi era mai stato e quindi aveva paura di perdersi nel mondo o rimanere ferito. un giorno andò verso il confine della foresta e vide un ragazzino che aveva in mano un qualcosa che luccicava. era una pietrache brillava al sole. il giaguaro s'avvicinò piano piano. il ragazzino ebbe paura e rimase immobilizzato. poi capí che la bestia nera davanti a lui guardava la pietra e gli porse la mano in cui la teneva. il giaguaro fissò la pietra e sorrise. cosí il ragazzino capí che gli piaceva. avrebbe voluto portarselo nel suo villaggio quel bell'animale ma tutti ne avrebbero avuto paura. cosí gli spiegò che sarebbe tornato da lui il giorno dopo. ma il giorno dopo piovve e il ragazzino non si vide. e piovve anche due giorni dopo e anche dopo. il giaguaro si recava al confine della foresta ogni giorno e aspettava ma il ragazzino non compar

I'll wait... so the night will come in the dawn...

apri le porte senza chiavi apri le porte senza pareti chiavi di vetro chiavi di violino suonano ALERT ALERT ENCRYPT THE ASSET DO YOUR BEST MANIFEST THE DARKNESS DARKARIS!!!