PAN
Qualcosa nel vento, un albero, una mano,
L'eternitá semplice, il mio cappotto che non chiude.
La mia bocca che cerca uno spazio di foglie umide, una rosa, petali deboli come la mia etá ingenua.
I miei capelli volano verso l'orizzonte, si svompigliano nel colore dell'arcobaleno.
In un regno di luci autunnali, io occupo un pezzo di bosco come una ninfa silvestre.
Rimango ad aspettare Pan, il suo flauto dritto e l'afflato che mi aiuta a mantenere il sogno.
Una notte, anni fa, sognai Pan... Lunedì te lo racconto ;)
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