NON APRITE QUELLA PORTA
C'era una volta il custode della casa USHER, quella del famoso Poe, e lui controllava la portadel regno dei " RITORNANO" e dava acqua alle piante, puliva il giardino, salutava gli spiriti, e ogni tanto si faceva una bella grigliata.
Le tortore gli facevano compagnia mattina e sera con il loro tubare.
i passeri venivano a mangiucchiare le briciole di pane che ogni mattina metteva fuori dalla porta, sui gradini della cssa.
Un giorno tornò lei, la figlia degli USHER, perchè non stava bene.
Si aggirava per la casa agitsta, e parlava con qualcuno, ma non erano gli spiriti coloro con cui parlava.
Il custode le preparava delle delle tazze di tisane rilassanti e fumanti ma spesso lei usciva in giardino, andava nel bosco e tornava a tarda sera e le tisane rimanevano lí sul tavolo fino al mattino dopo.
Il suo cane BRUCE la seguiva sempre e quindi il custode stata tranquillo.
Un giorno la figlia degli USHER iniziò a buttare bicchieri di cristallo, candelabri di vetro e statuette di ceramica contro la parete. Aveva la furia di una leonessa e non si fermava. Il custode non sapeva cosa fare e cercava di fermarla ma lei gli diceva " Lasciami stare, devo farli uscire".
Ma il custode la guardava accigliato e non capiva a chi si riferisse.
La signorina, USHER distrusse tutti i servizi di bicchieri e tutta la pocellana di casa in quei giorni e rimasero solo i piatti d'argendo e le pentole di rame.
Correva fuori, si sfiancava nuotando nel lago ma nulla potevasedarla.
Sembrava presa dai demoni.
Sembrava posseduta.
Un giorno Bruce, il suo cane, tornò a casa da solo abbaiando.
Il custode capí ch'era successo qualcosa.
Lo seguí fino al lago e lá vide galleggiare il corpo della fanciulla, che si era annegata. Il povero Bruce piangeva e anche a lui veniva da piangere.
Dopo che la polizia ripescò il corpo e lo inviò alla famiglia il cane Bruce rimase col custode della casa. Una sera iniziò ad abbaiare.
Il vustode sentí infrangersi un vetro della stanza di sopra.
Salí nella stanza ma non vide nessuno.
Raccolse i frammenti e ritornò nella sua stanza. La notte era ancora buia.
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