SAMADHI
Quand'ero piccola c'era un albero di mandorlo nella campagna dei miei nonni su cui mi sedevo spesso. Stavo con lui per ore e ore. Credo che ci fosse uno scambio interiore tra me e quell'essere vegetale. Nessuno capiva questo rapporto tra me e la Natura. Era cosí bello stare sedura lá col mio amico albero. Poi da adulta non è capitato mai più di avere tale rapporto profondo con una pianta. L'albero poi s'ammalò e mio nonno lo fece tagliare e quando arrivai nella campagna e non lo vidi più ebbi un senso di rabbia perchè lo avevano tolto senza dirmi nulla. Non mi ricordo neanche cosa avessero fatto col tronco, se lo avessero bruciato o solo buttato. La stessa cosa provai quando da bambina avevo una mia gallina preferita tra quelle di mia nonna, che io chiamavo " Caterina" e lei ogni volta che andavo da mia nonna veniva da me e voleva sedersi in grembo a me e avere le carezze.Era bellissimo stare con lei. Poi a Natale mi fecero mangiare il pollo ripieno e chi era quel pollo? Caterina.
È stato davvero traumatico perdere il mio amico albero e la mia amica gallina.
Di recente mi è successo di avere un'amicizia con una ragazza con cui ho avuto subito sintonia e affetto, forse perchè tra tante persone ipocrite che conosco è l'unica spontanea e verace come me, e lei è dovuta partire per lavoro e non so se la vedrò più e per me è stato un altro trauma.
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