STORIA DI UNA SIRENA

Mi chiamo CHANTELLE. Ma nella mia vita ho avuto molti nomi. Molte sorelle di dolore. Ma io ero la più strana. Ero diversa da tutte le altre. Non volevo sposarmi. Non sognavo il principe. Non volevo nessun uomo. Mi piaceva il drago delle favole. Con la lunga coda e le squame addosso e il fuoco che brucia. Mia madre disegnava omini e illustrazioni per i libri di bambini, era illustratrice, e voleva che io imparassi a disegnare come lei ma io amavo disegnare draghi e occhi. Solo draghi e occhi. Ogni giorno andavo a scuola e disegnavo nei quaderni per studiare e disegnavo anche sui libri. Ero la ribelle della mia famiglia. Il mio nome è CHANTELLE e non ho mai sognato nulla che sia umano. Solo esseri di fantasia. Angeli con ali di unicorno, cigni con antelle di alieni, cervi con nasi lunghi, coccinelle con ali di farfalla... Mi piacevano gli animali, il mare, i boschi, la Natura. Mi piacciono le nuvole, gli oceani, stare in alto mare su una nave, sentire la forza delle acque. Mia madre mi odiava perchè io vestivo di nero, che è il colore del lutto dalle nostre parti, ma per me il nero era il mio dolore. Le mie sorelle erano silenziose e ben educate. Io cantavo e volevo sempre danzare, facevo rumore, suonavo il flauto e ascoltavo musica ad alto volume. Mia madre mi sgtidava sempre. Dovevo sedere composta, con la schiena dritta, usare bene le posate. Il bon ton era la sua fissazione. Io volevo solo giocare e raccogliere margherite gialle nei campi.. Ma poi venne il vento, di notte, e arrivò anche l'uomo nero ed era insistente, voleva che facessi certe cose. Io gridavo ma non mi usciva la voce. Non ero abbastanza brava e lui mi sgridava, ma sussurrando, perchè nessuno doveva sentirci. Io ero terrorizzata e allora andai nella terra delle sirene e avevo un vestito azzurro e nuotavo nel mio mare e dimenticavo tutto. Ma un giorno il mare era troppo profondo e annegai.

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